mercoledì 3 marzo 2010

Prova scritta del 10 aprile 2010

Si comunica che sabato 10 aprile, dalle ore 9 alle ore 11, si terrà una prova scritta del corso di Organizzazione Aziendale, riservata agli studenti in corso, ai ripetenti e ai fuori corso. La prova si svolgerà con le stesse modalità con cui è stata organizzata la prova di fine corso del 22 dicembre 200. E' possibile effettuare la prenotazione, accedendo al portale studenti, scegliendo l'insegnamento di organizzazione aziendale ed esercitando l'opzione per la prova anticipata del 10 aprile. La valorizzazione della prova d'esami avverrà negli ordinari appelli d'esame. E' ovvio che gli studenti fuori corso e ripetenti, che accederanno alla prova scritta del 10 aprile, non potranno sostenere gli esami all'appello del 14 aprile.

Il docente.

mercoledì 20 gennaio 2010

On line i risultati di Organizzazione Aziendale

Si veda l'allegato file. Sono riportati i punteggi parziali conseguiti nei quesiti, distinti per valutatore. Il punteggio finale è la media dei punteggi ottenuti nelle valutazioni dei due docenti.
Gli studenti, il cui esito della prova è risultato positivo, possono presentarsi subito giorno 25 gennaio per la registrazione del voto, secondo le modalità che saranno comunicati dai docenti in aula quel giorno. L'aula disponibile sarà comunicato dal Servizio Aule il giorno dell'esame. E' possibile comunque registrare il voto anche negli appelli successivi.
Gli studenti, il cui esito è risultato negativo, possono sostenere l'esame, a partire dal II appello, come stabilito all'atto della prova di fine corso.
Per gli studenti, il cui esito della prova è stato positivo, la visione degli elaborati sarà contestuale alla registrazione. Per tutti gli altri verrà comunicata un'altra data.
Si prevede una lunga seduta per la registrazione del voto. Di conseguenza, si prega fin d'ora di rispettare le comunicazioni che verranno date dai docenti in aula quel giorno.
NON SI RISPONDE AI MESSAGGI QUANDO SONO ANONIMI, ANCHE SE VENGONO PUBBLICATI.
Non è dato sapere al momento come sarà organizzata la giornata per coloro che dovranno sostenere gli esami, poichè verrà data precedenza a coloro che dovranno registrare il voto. Si prega di presentarsi regolarmente e di attendere le comunicazioni che saranno date dai docenti. Chi non si presenta sarà considerato assente. Coloro che hanno superato la prova di fine corso potranno presentarsi anche se non hanno effettuato la prenotazione, e sarà cura dei docenti comunicare le modalità di registrazione on line del voto. Ovviamente, non è prevista alcuna integrazione al voto, a meno che si voglia ripetere interamente l'esame a partire dal prossimo appello. Chi intende rifiutare, pertanto, non è tenuto a presentarsi, ma deve comunicare in qualche modo, anche attraverso mail, che intende rinunciare e ripresentarsi a partire dal prossimo appello. Buon weekend. Non ci sono altre comunicazioni da dare. II e III appello non saranno posticipati.

sabato 16 gennaio 2010

Gli esiti della prova del 22 dicembre disponibili giovedi' 21

Nel corso della giornata di giovedi' 21 gennaio saranno resi disponibili su questo blog gli esiti della prova di fine corso Organizzazione Aziendale svoltasi il 22 dicembre scorso. Saranno anche rese note le modalità di registrazione del voto, poichè - come è noto - il Portale Studenti non accetta più prenotazioni per l'appello di giorno 25 gennaio (che di fatto è uno spostamento della data del 13 gennaio).

martedì 5 gennaio 2010

Esiti della prova del 22 dicembre 2009

Gli esiti della prova saranno resi noti prima del 25 gennaio, per consentire a quanti l'avessero superata di potersi prenotare attraverso il portale studenti ed effettuare la registrazione del voto in sede d'esame.

Comunicazione riguardante gli esami del 13 gennaio

Clicca qui.

martedì 22 dicembre 2009

Il testo dell'esercitazione proposta nell'ultima lezione di Organizzazione

Esercitazione finalizzata alla preparazione per la prova di fine corso di Organizzazione Aziendale
  1. Illustrare i diversi modelli di studio della personalità, a partire dalla definizione di questo concetto
  2. Descrivere i punti di forza e di debolezza del test di McClelland utilizzato nello studio della motivazione. Se svolto in aula, commentare i punteggi ottenuti a livello individuale
  3. Illustrare le cause determinanti l'origine dei conflitti in ambito aziendale. Spiegare la differenza di ruolo fra arbitro e negoziato. Motivare in quali casi è possibile far ricorso alla tecnica della negoziazione per principi, facendo riferimento a qualche esempio concreto
  4. Spiegare la differenza esistente fra influenza su basi organizzative e su basi personali, ricorrendo ove possibile a qualche esempio
  5. Illustrare le criticità della forma organizzativa di tipo organico, ricorrendo a qualche esempio
  6. Illustrare il concetto di distanza di potere nel modello di Hofstede e declinarlo nei diversi contesti Paese.

Prova del 22 dicembre - Una rassegna di miniature

Per accedere alla pagina, utilizzare le credenziali d'accesso note per entrare nella pagina riservata alla didattica.

Prova del 22 dicembre - La correzione

Si comunica che i risultati della prova saranno disponibili subito dopo il 6 gennaio e, in ogni caso, in tempo utile per procedere alla prenotazione per il I appello. Gli elaborati saranno corretti, separatamente, da entrambi i docenti, e per ciascuno studente si procederà ad assegnare un voto medio fra le due valutazioni conseguite. La prova di oggi si è svolta in modo sereno e tranquillo. I docenti ringraziano gli studenti per la collaborazione e formulano a tutti gli auguri di buone festività.

Prova del 22 dicembre - I quesiti per lo svolgimento del compito

I quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

1a. Con riferimento alla lettura “Le grandi sfide per il management del XXI secolo” commentare i seguenti obiettivi descritti da Hamel: Ricostruire le fondamenta filosofiche del management. Combattere la paura e aumentare la fiducia. Destrutturare e disaggregare l’organizzazione.

1b. Con riferimento alla lettura “Le grandi sfide per il management del XXI secolo” commentare i seguenti obiettivi descritti da Hamel: Debellare le patologie della gerarchia formale. Espandere e sfruttare la diversità. Espandere la portata dell’autonomia del dipendente.

II quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

2a.Illustrare la relazione fra motivazione, capacità e prestazione. Spiegare la motivazione richiamando una delle teorie del contenuto. Soffermarsi sul significato di capacità.

2b. Illustrare la relazione fra motivazione, capacità e prestazione. Spiegare la motivazione richiamando una delle teorie del processo. Soffermarsi sul significato di prestazione.

III quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

3a. Richiamando brevemente la natura del conflitto nel caso Debra-Sauko, illustrare le diverse alternative di negoziazione proponibili nel caso.

3b. Richiamando brevemente la simulazione svolta in aula sulle decisioni da assumere nella bufera di neve, illustrare le differenze fra processi decisionali individuali e di gruppo.

IV quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

4a. Illustrare il modello di Hofstede per spiegare la rilevanza della cultura nazionale.

4b. Illustrare il modello multilivello per spiegare l’importanza della cultura organizzativa

V quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

5a. Descrivere le teorie contingenti nello studio della leadership.

5b. Descrivere le teorie del processo e del risultato nello studio della leadership.

VI quesito (vale fino ad un massimo di 5 punti). A scelta uno dei due seguenti testi:

6a. Illustrare le forme di interdipendenze e la loro rilevanza ai fini della progettazione della struttura organizzativa.

6b. Con riferimento al caso della signora Raku, descrivere le principali criticità organizzative nei progetti di espansione del laboratorio di ceramica.

VII quesito (facoltativo): vale fino ad un max di 3 punti. A scelta uno dei seguenti testi:

7a. Richiamando brevemente i contenuti della testimonianza del dott. Elia, illustrare le relazioni fra funzionamento del cervello ed attività della mente umana.

7b. Richiamando brevemente i contenuti del seminario del Prof. Licciardello, descrivere i processi psico-sociali della società del cambiamento. Spiegare la loro rilevanza in tema di cambiamento organizzativo.

lunedì 21 dicembre 2009

Il quotidano La Sicilia sul seminario del Prof. Licciardello

Clicca qui per visionare l'articolo su La Sicilia
http://giornale.lasicilia.it/giornale/2112/CT2112/MONO/CR20/navipdf.html

La dislocazione degli studenti al Palazzo Fortuna

Si comunica che dato l'elevato numero di partecipanti alla prova sarà necessario utilizzare l'Aula Magna e le aule A e B di Palazzo Fortuna. Gli studenti si disporranno secondo la seguente suddivisione:

Aula Magna
  • dall'inizio fino a Privitera Simone
Aula A
  • da Puleo Cristina fino a Sgarlato Elisa

Aula B
  • 50 persone da Silvestro Carlo fino alla fine
Si prega di attenersi a queste indicazioni.

venerdì 18 dicembre 2009

Disposizioni per la prova finale del 22 dicembre.

La prova di fine corso di giorno 22 dicembre si svolgerà, a partire dalle ore 10 in Aula Magna di Palazzo Fortuna. Tutti gli studenti sono invitati a munirsi di libretto (ove disponibile) e obbligatoriamente di un valido documento di identità. Non è possibile introdurre in aula materiali didattici, libri, fotocopie e "fogliettini". Chiunque ne fosse trovato in possesso è escluso dal proseguire la prova che viene pertanto annullata. I cellulari vanno tenuti spenti. Durante la prova non è possibile comunicare in alcun modo con i colleghi, a pena di annullamento dell'elaborato e la conseguente impossibilità a presentarsi al I appello della sessione invernale (13 gennaio 2010).
La prova, della durata di 90 minuti, consiste in sei quesiti a risposta aperta, ciascuno del valore massimo fino a 5 punti. Il punteggio verrà attribuito in funzione della correttezza della risposta data rispetto alla traccia assegnata, della qualità dei contenuti illustrati, della capacità critica dimostrata dallo studente, della capacità di collegare l'argomento con altri temi oggetto del programma e/o discussi in aula, della abilità nel proporre esempi, ove richiesto. Naturalmente verranno valutati stile redazionale e forma.
La prova si intende superata se lo studente ha conseguito un punteggio non inferiore a 18/30 e avrà risposto ad almeno quattro dei sei quesiti. In tal modo, lo studente può registrare il voto conseguito a partire dal I appello (13 gennaio 2010) e comunque entro la fine della sessione invernale (dunque il III appello che si terrà il 17 febbraio). E' possibile ritirarsi entro i primi venti minuti, mantenendo così la possibilità di poter sostenere l'esame al primo appello della sessione invernale. Qualora, invece, la prova non fosse superata o lo studente intendesse rifiutare il voto, è possibile sostenere l'esame a partire dal II appello della sessione invernale (3 febbraio). Non sono previste integrazioni al voto, in sede di registrazione.

martedì 15 dicembre 2009

Il seminario del Prof. Licciardello

Il Prof. Orazio Licciardello, vice presidente dell'Associazione Italiana Psicologi, ordinario di Psicologia Sociale all'Università di Catania, ha chiuso ieri 15 dicembre il ciclo di lezioni del corso di Organizzazione Aziendale con un interessante seminario dal titolo "Società del cambiamento: processi psico-sociali". Il seminario ha affrontato i temi della discontinuità, dello status e dell'interpretazione del ruolo, del futuro, degli atteggiamenti e dei valori sociali, di processi psico-sociali e della reificazione connessi all'ambiente, nonchè del self, del possible selves e della progettualità di vita. Le slides sono disponibili sul sito faracididattica al seguente link. Con questo seminario, sono tre gli incontri che il corso di Organizzazione Aziendale ha avuto in aula con manager, professionisti e docenti. Gli altri due sono stati: il seminario di apertura tenuto dal direttore generale del Banco di Sicilia Nicolò Filingeri e il seminario conclusivo del I modulo svolto da Maurizio Elia, vice direttore scientifico dell'Oasi di Troina. A tutti rivolgiamo un sincero apprezzamento e un vivo ringraziamento per il contributo di conoscenza, esperienza e professionalità apportato al nostro corso.

domenica 13 dicembre 2009

Organizzazione Aziendale: il corso volge al termine

Si chiuderà mercoledì 16 dicembre il corso di Organizzazione Aziendale, che dedicherà gli ultimi incontri al ripasso in aula delle principali tematiche affrontate durante il ciclo di lezioni e di alcune che, pur previste dal programma, non sono state finora discusse. La prova si terrà il 22 dicembre e si prega, fin d'ora, di attenersi alle disposizioni che il docente e la dott.ssa Spina daranno a tutti i partecipanti, annoverandosi fra questi anche molti studenti (i "professionisti" delle prove finali e e in itinere, senza offesa per nessuno!) che non hanno seguito assiduamente il corso e, con una buona dose di ingenuità, credono ancora al valore delle strenne natalizie. Si prevede, come è naturale che sia, un elevato numero di partecipanti alla prova di fine corso. Dunque, si prega di collaborare con i docenti, senza intralciare lo svolgimento della prova.
A conclusione del corso, il docente desidera ringraziare la Prof.ssa Rosaria Spina che, quantunque impegnata in attività didattiche di un corso di laurea specialistica alla Facoltà di Scienze Politiche dove è docente a contratto, ha condiviso l'intera esperienza didattica con il titolare dell'insegnamento, partecipando assiduamente, con competenza e serietà, a tutte le attività d'aula, quest'anno irrobustite dall'uso del blog, del sito, di facebook e dei due canali specializzati in videos su youtube e splinder.
Un ringraziamento va agli ospiti del corso: al direttore generale del Banco di Sicilia dott. Nicolò Filingeri che ha inaugurato di fatto il ciclo di lezioni; al prof. Maurizio Elia, vice direttore scientifico dell'Oasi di Troina, che ha tenuto un interessante seminario sulla neuroeconomia a chiusura del I modulo; al prof. Orazio Licciardello al quale toccherà chiudere il corso, con una lezione sul cambiamento organizzativo.
Il ringraziamento più sentito va, al di fuori di ogni formalismo, all'Aula che, nonostante qualche iniziale difficoltà di ambientamento legata probabilmente ai concomitanti e molteplici impegni didattici del terzo anno tutti concentrati nei primi giorni della settimana, ha preso via via confidenza con il dibattito e l'interazione all'interno di un corso che, per la sua struttura, tradizionalmente "affascina" gli studenti perchè si pone come elemento di rottura all'interno di un paradigma disciplinare aziendale dominato dalle teorie e dalle tecniche. Gli esperimenti condotti in aula relativamente ai test sulla personalità, al test di Mc Clelland, alla discussione dei casi, alla formazione dei gruppi sul problem solving della bufera di neve sono stati tutti positivi, a giudizio dei docenti. Come pure, positivo e divertente è stato l'esperimento in aula del "role playing" sul caso del difficile accordo, poi trovato, fra i due gruppi rappresentanti le aziende Debra e Sauko. Un ringraziamento va a quegli studenti che hanno partecipato al Family Business Day, volendo condividere col docente un momento esterno di confronto su tematiche che toccano da vicino il mondo delle imprese.
La lettura iniziale con cui è stato aperto il corso, ovvero l'articolo di Hamel sul futuro del management, verrà riproposto nei prossimi giorni (se ne consiglia pertanto la rilettura), per verificare, a fine corso, come sono stati recepiti gli argomenti appresi a lezione.
In bocca al lupo per la prova di fine corso e per gli appelli ordinari degli esami!

Mercoledì 16: lezione conclusiva del corso dalle 12 alle 14

Mercoledì 16 dic, con un'ulteriore lezione di recupero dedicata al ripasso delle principali tematiche affrontate durante il corso, si chiuderà il ciclo di lezioni di Organizzazione Aziendale. La lezione si terrà dalle 12 alle 14. Sarà simulata, per una parte della lezione, la prova di fine corso che si terrà il 22 dicembre p.v.

mercoledì 9 dicembre 2009

La prova di fine corso è il 22 dicembre

La prova di fine corso è stata riprogrammata per il 22 dicembre, dalle ore 10 alle 12, anzichè per il giorno 21 dicembre. Lo spostamento è determinato da motivi logistici, legati alla disponibilità di aule.

La mobilità sociale secondo Italia Futura

Il rapporto della Fondazione Italia Futura sulla mobilità sociale in Italia:
RAPPORTO: http://www.italiafutura.it/aree/mobilitasociale/documenti/IF_rapporto_mobilita.pdf

Il modello di Hofstede declinato nei diversi Paesi

Clicca qui per visitare il sito di Hofstede http://www.geert-hofstede.com/

giovedì 3 dicembre 2009

Le lezioni della prossima settimana.

9 dicembre mercoledì ore 8-10
10 dicembre giovedì ore 12-14.

lunedì 30 novembre 2009

Il diversity management

Domani lezione sulla gestione delle risorse umane (people management). Uno dei temi di maggiore attualità è il diversity management. In cosa consiste esattamente?

La lettera di Pierluigi Celli pubblicata da Repubblica

Clicca qui per il discusso articolo di PierLuigi Celli apparso su Repubblica.

venerdì 27 novembre 2009

Family Business Day - la foto di gruppo

La foto di gruppo con alcuni degli studenti partecipanti al Family Business Day insieme ai loro docenti (Prof.ssa D'Allura e Prof. Faraci)

lunedì 23 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009

Tecniche di negoziazione: il caso Debra (completo)

Di seguito sono riportate le informazioni pubbliche per l'aula e quelle riservate a ciascun gruppo coinvolto (Debra, Sauko e i negoziatori). Nella lezione odierna non si è trovato un accordo fra le parti. Quale soluzione suggerite, tenuto conto che sicuramente le due parti hanno in ballo interessi economici, trattandosi di una joint venture? Come giudicate il ruolo interpretato dai Vostri colleghi in aula? Quali errori hanno commesso? Cosa hanno sottovalutato? Hanno tenuto conto di tutte le informazioni "riservate" messe a disposizione dai docenti?
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Informazioni per l’aula

La DebRa SpA è una società italiana di medie dimensioni operante nel settore della microelettronica.
Da qualche mese ha avviato una trattativa coi vertici della Sauko, una società giapponese attiva nel medesimo settore, ma orientata ad un diverso mercato.
L’obiettivo del negoziato è quello di definire un progetto di joint-venture fra le due società al fine di sviluppare sinergie di ricerca che si concretizzino nella creazione di un Laboratorio comune.
Le due società hanno già raggiunto, nella fase della trattativa, vantaggiosi accordi sulle questioni relative ai programmi di ricerca da svolgere e alle fonti di approvvigionamento di apparecchiature, finanziamenti e “cervelli”.
Ora, però, la trattativa si è arenata su una questione logistica.
La DebRa SpA ritiene che il Laboratorio debba essere costituito in Italia, mentre la Sauko in Giappone.


Informazioni per la DebRa SpA
Informazioni esclusive, di cui è a conoscenza Debra SpA


1. La DebRa ha sede in Toscana, a Pisa, dove è presente una buona Università degli Studi. Il Presidente di Debra è il Prof. Farfaglioni, docente di Fisica all’Università di Pisa, ed una delle personalità più in vista della Toscana che ha accettato, qualche anno fa, di presiedere il consiglio di amministrazione di questa giovane e brillante società di microelettronica, in cui l’età media dei dipendenti (la maggior parte laureati) è 36 anni.
2. Il rapporto con Sauko è stato avviato dal direttore della R&S di Debra, il dott. Paolozzi, un Vostro brillante ricercatore, allievo di Farfaglioni, noto negli ambienti internazionali della ricerca, che è entrato in contatto con i giapponesi da qualche anno e che si è fatto promotore dei primi contatti con la multinazionale giapponese. Tra l’altro, i giapponesi lo stimano parecchio. Da lì è nata l’idea di costituire una joint venture paritaria, che si occupasse solo di svolgere ricerca e sviluppo, possibilmente attingendo a fondi comunitari.
3. Il progetto è andato avanti bene fino a questo momento e ne siete fieri. Si è trovata subito un’intesa sui programmi di ricerca da svolgere, si sono definiti i budget relativi all’acquisto delle strutture e all’impiego di risorse umane, con i relativi impegni finanziari. Non avete mai fatto “questione di soldi” e i giapponesi, almeno così vi è sembrato, sono rimasti soddisfatti della Vostra professionalità.
4. Si tratta di collaborare con Sauko nella parte alta della filiera, ovvero nella ricerca e sviluppo, mentre per tutto il resto le due società rimarranno indipendenti, nel senso che opereranno nei rispettivi mercati.
5. Per Voi di DebRa chiudere la trattativa con i giapponesi è un fatto prestigioso, e non soltanto economico. Lo sapete Voi, lo ha intuito pure la controparte che collaborare con Sauko significa “aprirvi molte porte” a livello internazionale. Tutto il mondo degli affari in Italia attende con trepidazione la conclusione di questa vicenda e c’è stata sorpresa alla notizia che la trattativa si è arenata dopo che il progetto era andato avanti brillantemente. Tutti si chiedono: ma che è successo?
6. Siete un’azienda di medie dimensioni che è cresciuta molto negli ultimi anni, operate nella microlettronica, ma in un ambito diverso dalla Sauko. Loro vendono i componenti di microelettronica ad un ampio spettro di aziende (di consumer electronics, di computer, del settore automobilistico), Voi vendete prevalentemente a società operanti nel settore biomedicale. Operate in un business di nicchia che, grazie ai recenti progressi in materia di biotecnologie, sta crescendo rapidamente soprattutto a livello internazionale. Sul piano dell’internazionalizzazione, vi manca ancora qualcosa per fare “il salto dimensionale”, ma siete sulla buona strada. I giapponesi invece hanno fatto delle grandi dimensioni e della diversificazione gli elementi fondanti della loro crescita internazionale.
7. I giapponesi, lo sapete bene, hanno una “testa dura” ed è difficile convincerli quando ritengono di aver ragione. Sono felici di aver collaborato con gli Italiani, ma in cuor loro rimane sempre il convincimento che gli Italiani sono lagnosi e inaffidabili. Anche voi, di Debra, dunque lagnosi e inaffidabili come lo stereotipo dell’Italiano medio?
8. Non vi interessa localizzare il laboratorio in un altro paese, in una sede diversa. Questa scelta l’avete maturata subito, nei giorni in cui avete intuito che la trattativa si stava complicando proprio sulla questione logistica. Siete stati sempre disponibili a venire incontro alle richieste dei Vostri partner, ma questa volta non volete darla vinta ai giapponesi che “rivendicano” il laboratorio a Tokio. A Voi interessa localizzare il Laboratorio in Italia, a Pisa, per diverse ragioni. C’è una questione di prestigio, soprattutto nel territorio e negli ambienti della finanza in Italia. Sarebbe per Voi un bel colpo con conseguente crescita di credibilità a livello internazionale: pensate, si dirà che i giapponesi sono venuti in Italia a fare ricerca con gli Italiani. Inoltre, se il laboratorio arrivasse in Italia, c’è elevata probabilità che DebRa possa chiudere un accordo con un grosso centro di ricerca pubblica, interessato ad entrare in compartecipazione all’investimento. Ne avete parlato ai giapponesi, ma a loro la questione sembra non interessare. C’è infine una questione pratica, non indifferente, poiché il progetto di joint-venture si avvale anche di finanziamenti dell’Unione Europea e la localizzazione in Italia del laboratorio farebbe scattare una premialità finanziaria importante per entrambe le società: in pratica arriverebbero ancora più soldi, con conseguente risparmio sul budget finora definito. Se ne era parlato all’inizio, poi la cosa è caduta. Ultimo risvolto. Avete a cuore, soprattutto il prof. Farfaglioni, il Vostro dott. Paolozzi, l’uomo di punta dell’intero progetto, che Vi ha fatto sapere che ci terrebbe a dirigere Lui il laboratorio di ricerca, qualora fosse localizzato in Italia. E Voi a Paolozzi ci tenete particolarmente, per ciò che finora ha fatto. Dunque Italia innanzitutto.
Qualche giorno fa avete saputo, da fonti riservatissime, che il potentissimo Presidente della multinazionale Sauko, Mr. Motomoto è implicato in una vicenda di presunti finanziamenti illeciti ai partiti e di corruzione dei funzionari pubblici. Si ventilava, da tempo, che l’espansione di Sauko fosse stata un po’ spregiudicata da quando Motomoto ne ha assunto la guida. Il Presidente giapponese ha grande e riconosciuta abilità nel chiudere “accordi” con Università e centri di ricerca a casa sua, perché probabilmente sa bene come superare alcuni ostacoli nel suo Paese. Avendo appreso questa notizia, Voi provate a far finta di nulla, anche perché ci sono tanti manager perbene in Sauko e a Voi interessa stringere un solido rapporto con l’azienda. Ma evidentemente Vi crea qualche fastidio che il potentissimo Presidente di Sauko, il più ostinato a rivendicare la localizzazione del laboratorio in Giappone, “predichi bene e razzoli male”. Sarebbe forse una buona via di uscita il fatto di localizzare il laboratorio in Italia, in modo da evitare ulteriori chiacchiere sul personaggio e sull’azienda. Ci provate?

Informazioni per la Sauko
Informazioni esclusive, di cui è a conoscenza Sauko


1. Siete una multinazionale di grandi dimensioni e diversificata, con decine di rapporti in tutto il mondo, come quello avviato con DebRa. La Vostra sede è Tokio, ma avete filiali in molti Paesi stranieri, tra cui la Francia. Avete stretto rapporti con società in Cina, America del Nord, Sudafrica e diversi Paesi dell’Europa, ma prima di adesso mai con l’Italia. Di DebRa avete apprezzato il dinamismo, il fatto che sono giovani e bravi, ma a tutto c’è un limite. Quelli di DebRa dovrebbero essere “contenti ed onorati” di chiudere un accordo con Sauko ed invece stanno puntando i piedi sulla questione del laboratorio. Roba da matti!
2. Il rapporto con Sauko è stato avviato dal Dott. Paolozzi di DebRa, un loro brillante ricercatore, noto negli ambienti internazionali della ricerca, che è entrato in contatto con Voi giapponesi da qualche anno e che si è fatto promotore dei primi contatti con Sauko. Voi stimate Paolozzi, tant’è che alcuni anni fa gli avete fatto una proposta importante, ovvero di dirigere un laboratorio di ricerca e sviluppo che avevate pensato di costituire proprio in Giappone. Offerta che Paolozzi, per motivi di famiglia, a quell’epoca aveva rifiutato, pur dichiarandovi di essere lusingato per quella offerta. Di Paolozzi avete una gran considerazione; del Presidente di DebRa il prof. Farfaglioni, un professore universitario chiamato a presiedere il consiglio di amministrazione di quella società avete poca considerazione, anche perché, secondo Voi, condiziona molto il dott.Paolozzi, dato che ne è stato allievo. Farfaglioni è uno che tende a ragionare come Professore e ascolta poco.
3. Il progetto è andato avanti bene fino a questo momento, onestamente non ci sono stati ostacoli di rilievo. A Sauko questa idea di collaborare è piaciuta subito, per almeno due motivi. Un primo legato alla credibilità di Paolozzi e alla sua capacità di aver mobilitato un gruppo di giovani brillanti e capaci. Un secondo legato alla opportunità di rinsaldare la propria presenza in Europa, dove la Vostra multinazionale sta crescendo anche nella considerazione che di Sauko hanno diversi uffici dell’Unione Europea. Dopo la Francia dove c’è una filiale operativa, ci sarebbe adesso l’Italia per la ricerca e sviluppo, e la cosa Vi piace. Con Debra si è trovata subito un’intesa sui programmi di ricerca da svolgere, sapendo che ci sono finanziamenti europei per la ricerca da utilizzare, si sono definiti i budget relativi all’acquisto delle strutture e all’impiego di risorse umane, con i relativi impegni finanziari. DebRa non ha mai fatto “questione di soldi”, ma anche Voi siete stati leali fin dal primo momento. Adesso si è bloccato tutto e francamente non lo capite.
4. Avete il sospetto che DebRa voglia giocare a far politica, nel senso che voglia rilanciare su qualcosa. Secondo Voi, c’è lo zampino di Farfaglioni in questa vicenda.
5. In base all’intero progetto, si tratta di collaborare con DebRa nella parte alta della filiera, ovvero nella ricerca e sviluppo, mentre per tutto il resto le due società rimarranno indipendenti, operanti nei loro mercati. Dunque, il fatto che le due società non si faranno concorrenza nei mercati dovrebbe tranquillizzare tutti; invece, la trattativa si è bloccata.
6. Sapete bene che per DebRa chiudere la trattativa con i giapponesi è un fatto prestigioso. Sapete che tutto il mondo degli affari in Italia attende con trepidazione la conclusione di questa vicenda, come se desse per scontato che il laboratorio si debba localizzare in quel Paese. Scusate, ma i giapponesi – Vi chiedete – sono solo di contorno in questa vicenda?
7. La DebRa è un’azienda di medie dimensioni che è cresciuta molto negli ultimi anni, operate nella microlettronica, ma in un ambito diverso dalla Sauko. Voi vendete i componenti di microelettronica ad un ampio spettro di aziende (di consumer electronics, di computer, del settore automobilistico), Loro operano in un business di nicchia, prevalentemente vendendo componenti a società operanti nel settore biomedicale. Il business cresce molto a livello internazionale, ma DebRa non è poi così internazionale, come si pensi. Dunque, per loro, chiudere l’accordo con i giapponesi significherebbe gettare le basi per un bel salto dimensionale. Quelli di DebRa vogliono veramente mandare all’aria il progetto, rinunciando ai possibili benefici di questo accordo? Hanno intenzione di suicidarsi, per una questione di orgoglio nazionale?
8. Gli Italiani sono lagnosi e inaffidabili, fatta eccezione per Paolozzi che tutto sembra fuor che un Italiano. Il prof. Farfaglioni è poi il classico Italiano, che “parla parla” e conclude poco. Per il resto, gli Italiani vogliono internazionalizzarsi a parole, ma poi fanno di tutto per rimanere a casa. E difatti, al nodo cruciale della localizzazione del laboratorio, hanno iniziato a far storie. Il laboratorio lo vogliono in Italia: i soliti Italiani!
9. Per Voi è scontato localizzare il laboratorio in Giappone. Il problema non si pone nemmeno. Voi siete più grandi di DebRa e aVoi dovrebbe spettare l’ultima parola. A Tokio, dove Voi operate, si è realizzato un grosso polo di ricerca che vede coinvolte Università, aziende (tra cui la Vostra) e centri di ricerca ad elevata specializzazione. Il polo è capace di attrarre molte risorse finanziarie anche dal mondo bancario e degli investitori istituzionali. Dunque, basterebbe solo questo per convincere gli Italiani a localizzare il laboratorio in Giappone. Ed invece, loro rivendicano la localizzazione in Italia, lo fanno capire e non capire, e tirano in ballo questioni secondarie, come il fatto che – in base al tipo di finanziamenti europei cui si sta accedendo – localizzare il laboratorio in Italia farebbe scattare delle ulteriori premialità. Lo hanno capito, gli Italiani, che l’eventuale vantaggio economico derivante da una localizzazione in Italia del laboratorio è una cosa infinitesimale rispetto agli enormi vantaggi di una localizzazione del laboratorio in Giappone, da sempre straordinario esempio di grande collaborazione fra aziende, Università e centri di ricerca? Lo hanno capito o fanno i “finti tondi”?
10. Gli Italiani hanno fatto sapere che, se il laboratorio si localizzasse in Italia, potrebbe entrare in compartecipazione un centro di ricerca pubblica. A Voi la questione sembra non interessare, anche perché ritenete, a buona ragione, che metter di mezzo la politica negli affari in Italia è sempre pericoloso! Dunque, Vi siete mostrati “tiepidi” fin dall’inizio. Tra l’altro, avete il sospetto che localizzandosi il laboratorio in Italia, prima o poi il Prof. Farfaglioni si farà avanti per dirigerlo!
11. Non venga in mente agli Italiani di trovare una soluzione all’italiana, cioè un laboratorio da qualche altra parte, pur non di farlo né in Giappone né in Italia. Non se ne parla nemmeno di trovare un compromesso in questa modalità che danneggerebbe tutti e due i partecipanti.
Qualche settimana fa si è verificato un episodio, fastidioso, ma che considerate marginale. Il Vostro potentissimo Presidente della Sauko Mr. Motomoto è stato chiamato dai giudici a proposito di una vicenda di presunti finanziamenti illeciti ai partiti e di corruzione dei funzionari pubblici. Non c’è nessun provvedimento giudiziario al momento, solo le classiche indagini di rito. Ma il Presidente, si sa ovunque, è persona da sempre pulita, invidiata per la sua straordinaria abilità negli affari, e pertanto sempre nell’occhio del ciclone. In tutti i casi giudiziari in cui è stato coinvolto, ne è uscito sempre pulito e senza alcuna condanna! Sospettate che gli Italiani sappiano questa informazione e, pian pianino, faranno di tutto per tirarla in ballo, in modo da portare a loro favore la localizzazione in Italia. Speriamo non si comportino da soliti Italiani, sollevando un polverone per nulla!

Informazioni per il negoziatore
Informazioni riservate e suggerimenti per un utile comportamento di mediazione.

1. Non prendete mai posizioni a favore dell’una o dell’altra controparte. Non siete un giudice, un arbitro a cui spetta la decisione. Siete un facilitatore del negoziato, un mediatore per l’appunto.
2. Il modo in cui vi comportate, il tono della voce, i gesti, le parole utilizzate possono risultare di ausilio o, al contrario, di ostacolo al negoziato. Fatene buon uso!
3. All’inizio cercate di dare, a Vostro piacimento, delle “regole del gioco”. Ad esempio, potrete dire di non fare riferimento a fatti personali, qualora non siano rilevanti per la trattativa in questione. Dite, alle parti, di concentrarsi sull’obiettivo.
4. Provate a riepilogare, ad uno ad uno i punti dell’accordo, e su questi chiedete conferma alle parti. Potreste, dunque, dire che: a) si sta portando avanti un progetto di joint-venture, vero? b) di joint-venture alla pari, in cui la nuova società sarà costituita con apporto pari al 50% per ciascuna delle parti, vero? c) che la società ha una “mission” chiara nel portare avanti uno o più programmi di ricerca, vero? d) che un budget di massima è stato definito, relativamente ai costi delle attrezzature e all’impiego delle risorse umane, vero? e) che anche la questione dei finanziamenti è chiara, vero? Ci sarà apporto di capitale e ricorso a prestiti bancari, ad esempio? Ci sarà qualche contributo dell’Unione Europea, vero?? f) chiedete, a questo punto, perché la questione si è arenata sulla scelta dove localizzare il laboratorio. Come mai? Non era mai stata chiarita all’inizio?
5. Chiedete, a questo punto, a ciascuna delle parti di esporre brevemente le ragioni per cui il laboratorio debba essere localizzato in Italia o in Giappone.
6. Provate a chiedere, alla fine, se i giapponesi sono disposti a cedere all’Italia la possibilità di localizzare nel loro paese il laboratorio; fate la stessa domanda, alla rovescia, agli italiani chiedendo se sono disposti a cedere a beneficio del Giappone.
7. Provate ad esplorare, in modo molto discreto, se la localizzazione del laboratorio in un terzo Paese neutro possa essere gradita ad entrambe le parti. Se non si mettono d’accordo fra Italia e Giappone, forse la scelta di un terzo Paese potrebbe andar bene. Provate, ma se vedete resistenze, vorrà dire che gli interessi in gioco non sono soltanto economici.
8. Forse ci sono interessi psicologici e sociali in campo. Provate a verificare, ma senza porre mai la domanda in modo diretto, se per entrambi la localizzazione nel proprio Paese è una questione di prestigio, oppure di tipo economico.
9. Provate a capire se per il Giappone è una scelta di convenienza o di prestigio. Convenienza economica o prestigio per la qualità della ricerca scientifica svolta in quel Paese? Idem se per l’Italia è una scelta di convenienza per qualche opportunità di finanziamento o prestigio per la possibilità di attirare nuovi soggetti di ricerca nel progetto?
10. Provate a capire in che modo le parti possono venirsi incontro, reciprocamente. Se si dovessero verificare tensioni, provate a chiedere, in modo provocatorio, se è intenzione di ciascuna delle parti “rompere” definitivamente con la controparte e mandare all’aria il rapporto di collaborazione iniziato che si presenta promettente.
11. Se non c’è da nessuna delle parti intenzioni di “rompere l’accordo”, come mai il laboratorio, la scelta dove localizzarlo, sta diventando una questione di vita o di morte?
12. Provate a capire se entrambe le parti sono disposte a rinunciare a qualcosa, pur di portare avanti l’accordo. Fate Voi qualche proposta e vedete come le due parti reagiscono
13. Tirate fuori dal cappello qualche soluzione intelligente, prima che la situazione rischi di degenerare!

domenica 15 novembre 2009

Il tema dei conflitti. Se ne parlerà domani con l'ausilio di questo caso.

La DebRa SpA è una società italiana di medie dimensioni operante nel settore della microelettronica.

Da qualche mese ha avviato una trattativa coi vertici della Sauko, una società giapponese attiva nel medesimo settore, ma orientata ad un diverso mercato.

L’obiettivo del negoziato è quello di definire un progetto di joint-venture fra le due società al fine di sviluppare sinergie di ricerca che si concretizzino nella creazione di un Laboratorio comune.

Le due società hanno già raggiunto, nella fase della trattativa, vantaggiosi accordi sulle questioni relative ai programmi di ricerca da svolgere e alle fonti di approvvigionamento di apparecchiature, finanziamenti e “cervelli”.

Ora, però, la trattativa si è arenata su una questione logistica.

La DebRa SpA ritiene che il Laboratorio debba essere costituito in Italia, mentre la Sauko in Giappone.

Decisioni - Il modello del "garbage can"

Cos'è il modello del garbage can? In quali situazioni si applica?

L'esercitazione svolta in aula sui gruppi

La scorsa settimana il tema dei gruppi è stato introdotto con l'aiuto di una esercitazione che simulava il vostro comportamento e le relative decisioni in una situazione d'emergenza. L'esercitazione è stata svolta prima a livello individuale, poi a livello di piccoli gruppi formati da 6 persone. Quali differenze avete riscontrato tra il livello individuale e il livello di gruppo? Cosa vi ha sorpreso di più quando avete partecipato al lavoro di gruppo? Conoscevate gli altri componenti del gruppo? In che modo il gruppo è arrivato a stilare la graduatoria degli oggetti ritenuti prioritari per sopravvivere nella tormenta di neve? C'è stato qualcuno di Voi che ha preso in mano la situazione, al momento in cui si è deciso in gruppo? Nel complesso, come giudicate l'esercitazione? Per non influenzare le analisi dei risultati, che sono in corso da parte dei docenti, potete anche rispondere in modo anonimo.

Il "groupthink"

Analizzate, con l'aiuto di qualche esempio, il significato di "groupthink".

mercoledì 11 novembre 2009

Family Business Day: scheda di adesione e programma.

La partecipazione va comunicata via mail ad uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica arianna.gusella@ct.camcom.it; daniela.pagano@ct.camcom.it; rosaria.muzzetta@ct.camcom.it.
Il programma del convegno è sul sito della Camera di Commercio di Catania: clicca qui.

lunedì 9 novembre 2009

Economia e medicina

L'articolo pubblicato oggi su La Sicilia relativo al seminario con il dott. Elia. clicca qui

martedì 3 novembre 2009

L'intervento in aula del dott. Maurizio Elia

Interessantissimo seminario tenuto dal dott. Maurizio Elia, vice direttore scientifico dell'OASI di Troina, nell'aula di Organizzazione Aziendale. Si è parlato di funzionamento del cervello, dal punto di vista neurologico, e di connesse attività della mente. Una prospettiva di analisi del comportamento individuale che è complementare ai temi affrontati in aula nel I modulo, ed analizzati soprattutto dal punto di vista psicologico. Chi volesse pubblicare qualche commento o rivolgere domande al dott. Elia, può utilizzare questo blog. Ancora un grazie al dott. Elia per il "viaggio" che ci ha permesso di conoscere il cervello umano e le sue principali funzioni.

domenica 1 novembre 2009

Il mobbing

Connesso ai temi dello stress e del benessere organizzativo, vi è pure il mobbing. Che cosa è? Da cosa è determinato? Quali implicazioni ha? Conoscete qualche film che riporta situazioni di vita organizzativa o aziendale in cui si sono registrati episodi di mobbing?

giovedì 29 ottobre 2009

Come funziona il cervello umano?

La prossima settimana, il modulo sul comportamento dell'individuo si concluderà con una lezione (2 novembre) e un seminario (3 novembre). La lezione affronterà il tema delle emozioni, dello stress e del benessere organizzativo. Il seminario, al quale parteciperà il neurologo dott. Maurizio Elia, affronterà il tema del funzionamento del cervello umano in relazione alle principali attività svolte dal soggetto in azienda (decidere, credere, rischiare, relazionarsi agli altri, etc...). In via preliminare, per non arrivare impreparati ai due appuntamenti, suggerisco di rispondere al quesito "come funziona il cervello umano?" e provare a dare una risposta a questo "post". Il docente

sabato 24 ottobre 2009

Lunedi' 26 e Martedi' 27: la motivazione

Le lezioni della prossima settimana saranno dedicate alla motivazione, con riferimento alle teorie del contenuto e del processo. In preparazione alle lezioni, si prega di visionare le seguenti clips:

Men of honor: una clip su atteggiamento e comportamento

Si prega di visionare la seguente clip. Richiamando la scena conclusiva del film "Men of honor", commentate il collegamento esistente fra atteggiamento e comportamento.

Il 3 novembre ospite in aula il Dott. Maurizio Elia

Il dott. Maurizio Elia, vicedirettore scientifico dell'OASI - Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per il ritardo mentale e l'involuzione cerebrale senile (Troina, EN) sarà ospite dell'aula di Organizzazione Aziendale per discutere sul funzionamento del cervello. Nella prospettiva delle neuroscienze applicata all'economia e alle discipline aziendali, assume sempre più rilievo la conoscenza dei meccanismi di funzionamento del cervello umano, centro regolatore del pensiero e delle emozioni di ogni individuo. Col seminario del dott. Maurizio Elia si concluderà la prima parte del programma, incentrata sull'individuo.

martedì 20 ottobre 2009

Un approfondimento sul tema del" credere"

Nella lezione odierna su atteggiamenti e in quella di ieri sulla personalità, si è fatto cenno all'attività del "credere". Per quanti fossero interessati ad approfondire l'argomento, si suggerisce la lettura del libro di Paolo Legrenzi, Credere. Un'attività della mente che è più forte del pensare, Ed.Il Mulino, Farsi un'idea, 2008 (€ 8,80).

Aggiornamenti del sito faracididattica

Sul sito alla pagina dei materiali didattici (clicca qui) pubblicate le slides relative all'odierna lezione su atteggiamenti e un test connesso agli argomenti del II capitolo del libro.

sabato 17 ottobre 2009

Aggiornato il sito faracididattica

Clicca qui per gli aggiornamenti. Si ricorda che per accedere alla pagina Materiali didattici sono necessarie le credenziali d'accesso (UN e PW).

La lezione di martedì 20 ottobre: atteggiamenti, percezioni e giudizi.

In preparazione alla lezione di martedì, può risultare utile, ancora una volta, consultare in via preventiva le seguenti pagine tratte da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Atteggiamento e
http://it.wikipedia.org/wiki/Percezione. Inoltre, leggere i contenuti del II capitolo del libro e annotare i termini nuovi o poco chiari. In aula saranno offerte chiavi di lettura ai temi, la cui conoscenza è rinviata all'autonoma iniziativa dello studente.

La lezione di lunedì 19 ottobre: La personalità

Un'utile introduzione al concetto di personalità è riportata su Wikipedia, di cui si consiglia la lettura preliminarmente alla lezione del 19 ottobre: http://it.wikipedia.org/wiki/Personalità. E' poi consigliabile dare un'occhiata ai principali argomenti riportati nel I capitolo del libro: su personalità e differenze individuali. Il docente fornirà in aula ulteriori elementi per la comprensione degli argomenti del libro di testo, cui ogni studente dovrà provvedere autonomamente.

martedì 6 ottobre 2009

L'intervento del Direttore generale del Banco di Sicilia



Testimonianza del direttore generale del Banco di Sicilia, il dott. Nicolò Filingeri, nell'aula di Organizzazione. Ieri, 6 ottobre, il manager bancario ha affrontato i temi del cambiamento organizzativo, della leadership, del "team building", della capacità di innovazione, del diversity management riportandoli all'interno della realtà degli istituti creditizi e delle loro strategie sul mercato. L'intervento del direttore Filingeri è stato arricchito dalla presentazione di numerose videoclips, utili per cogliere, in una prospettiva di intelligenza emotiva e sociale, il difficile lavoro di integrazione fra le risorse umane, svolto quotidianamente dai top managers aziendali. Su "La Sicilia" del 10 ottobre un resoconto dell'intervento. Clicca qui.

lunedì 5 ottobre 2009

Le grandi sfide per il management del XXI secolo

Commentate, dopo aver letto l'articolo, una delle 25 sfide prospettate da Hamel sul futuro del management nel XXI secolo.

giovedì 1 ottobre 2009

Il 6 ottobre testimonianza del direttore generale del Banco di Sicilia

Il direttore generale del Banco di Sicilia, il dott. Nicolò Filingeri, sarà ospite della seconda lezione del corso di Organizzazione Aziendale. I temi che saranno affrontati durante il suo intervento sono quelli connessi alla leadership e al talent management nelle organizzazioni.

martedì 22 settembre 2009

Il corso avrà inizio il 5 ottobre

Il corso di Organizzazione Aziendale, edizione 2009-2010, prenderà il via il 5 ottobre, con inizio alle ore 10.00.
La prima settimana del corso avrà funzioni di orientamento.
Durante la prima lezione, sarà presentato il Syllabus del corso e saranno illustrate le modalità di svolgimento della prova finale e degli esami. Saranno presentati i contenuti di un articolo, di cui gli studenti sono invitati alla lettura. L'articolo è disponibile nella sezione http://www.faracididattica.it/organizzazione-materialididattiici.php del sito. UN e PW vanno richiesti al docente e, comunque, saranno comunicati dallo stesso durante la prima lezione.
La seconda lezione, in programma il 6 ottobre, vedrà la partecipazione in aula del Dott. Nicolò Filingeri, direttore generale del Banco di Sicilia, che discuterà sul tema "Leadership e talent management nelle organizzazioni"

mercoledì 26 agosto 2009

Il sito, il channel su you tube e la pagina su Facebook

I materiali didattici dei corsi del Prof. Faraci sono disponibili nel sito www.faracididattica.it
Quelli inerenti il corso di Organizzazione Aziendale, a.a. 2009-2010, sono disponibili alla pagina http://www.faracididattica.it/organizzazione_aziendale.html
Su you tube è attivo un channel di faracididattica, ove sono disponibili playlists di video ad uso didattico. Il channel è all'indirizzo http://www.youtube.com/faracididattica. La playlist dei video di organizzazione aziendale è disponibile all'indirizzo http://www.youtube.com/faracididattica#play/user/7111A0C0A1EF0142
Su facebook sono attivi sia un profilo che una pagina pubblica di faracididattica. Clicca qui
Infine, una rassegna di altri videos, con relativi commenti, è contenuta nel sito http://videomanagement.splinder.com/

Benvenuti nel corso di Organizzazione Aziendale

Benvenuti alla edizione 2009-2010 del corso di Organizzazione Aziendale, tenuto alla Facoltà di Economia dell'Università di Catania, corso di laurea in Economia Aziendale. Il corso è tenuto dal Prof. Rosario Faraci