martedì 6 ottobre 2009

L'intervento del Direttore generale del Banco di Sicilia



Testimonianza del direttore generale del Banco di Sicilia, il dott. Nicolò Filingeri, nell'aula di Organizzazione. Ieri, 6 ottobre, il manager bancario ha affrontato i temi del cambiamento organizzativo, della leadership, del "team building", della capacità di innovazione, del diversity management riportandoli all'interno della realtà degli istituti creditizi e delle loro strategie sul mercato. L'intervento del direttore Filingeri è stato arricchito dalla presentazione di numerose videoclips, utili per cogliere, in una prospettiva di intelligenza emotiva e sociale, il difficile lavoro di integrazione fra le risorse umane, svolto quotidianamente dai top managers aziendali. Su "La Sicilia" del 10 ottobre un resoconto dell'intervento. Clicca qui.

6 commenti:

  1. L'incontro col Dott.Filingeri l'ho subito considerata un'opportunità imperdibile... oggi ne ho la conferma. Semplicemente ENTUSIASMANTE.
    Ci ha permesso di uscire fuori dal mondo delle aziende costruito nei libri e nelle aule per "sbirciare" nel mondo VERO...!!!!!!
    E poi...Carisma, Personalità, Entusiasmo ...a dir poco invidiabili.
    Grande esperienza,davvero stimolante.
    Grazie!
    Claudia M.

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  2. Senza dubbio quest'incontro è stato davvero formativo, soprattutto per quanto riguarda uno degli aspetti più difficili dell’attività manageriale: integrare le varie risorse umane.
    Tuttavia, non condivido a pieno alcune idee e considerazioni fatte dal Dott. Filingeri.
    In primo luogo la sua concezione della “dedizione al lavoro”.
    Infatti, anche se a mio parere è giusto maturare sempre esperienze nuove e motivanti, sia sfruttando al meglio il proprio tempo sia in termini di efficacia che di efficienza, sia cercando il più possibile di minimizzare i tempi "morti", tuttavia è impossibile eliminare tutto ciò che ci reca stress e distrazioni. La vita è fatta sia di avvenimenti motivanti e gratificanti, ma anche di momenti critici e difficili e quindi non è sempre possibile realizzare esclusivamente ciò che piace emotivamente, anche perché la società in cui viviamo impone certe "tappe obbligatorie".
    In secondo luogo, non sono d'accordo sul fatto che l'impatto mediatico sia esclusivamente a sfavore delle banche. Ritengo che le "istituzioni di credito" hanno perso credibilità in questi ultimi anni. Lei ha affermato che la crisi è stata causata dal fallimento di Lehman Brothers; secondo me, invece, la crisi è scaturita dall’azione di alcuni banchieri spregiudicati che, disponendo di immense risorse senza controllo, le hanno prestate senza porsi alcun problema riguardo ai rischi in cui si poteva incorrere,sapendo che in caso di crisi del sistema, il sacrificio si sarebbe riversato sugli azionisti, sulle banche centrali ed infine sui cittadini. Maggiori erano i prestiti concessi,maggiori sarebbero stati i ritorni di ricavi ed interessi. In tal modo facevano figurare risultati sempre migliori, con i quali giustificavano ingenti incentivi e bonus, non curandosi ,tuttavia, di inflazionare il valore delle banche nel mercato azionario. In tal modo hanno distrutto i piccoli azionisti che sono caduti nella trappola di queste strutture finanziarie piramidali. Inoltre, l’agire spregiudicato di alcuni banchieri ha creato un esubero di moneta “falsa” , generata da azioni che le banche hanno sopravvalutato. Tutto ciò ha prodotto una distorsione delle regole della concorrenza, con l’ambigua logica che chi pensa a breve termine vince,mentre chi pensa a lungo termine perde.

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  3. Secondo voi non vanno in contrasto "l'esser duri alcune volte con i vostri dipendenti..." e "l'abolizione della burocrazia" all'interno di un'azienda??? Argomenti trattati dal Dott.Filingeri.

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  4. Condivido che una riduzione della burocrazia comporti una riduzione dei tempi esecutivi però... non credete che possa avere ripercussioni negative sul piano dei controlli piuttosto che sul rapporto con i dipendenti??!
    Claudia M.

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  5. No Giorgio! Io purtroppo non ho potuto seguire l'intervento del dott. Filingeri, però credo siano due cose che invece di entrare in contrasto siano complementari!!Eliminare la burocrazia in azienda non significa eliminare ruoli o gerarchie, che detto così suona male ma immagina un organizzazione dove non vi è più il rispetto dei ruoli...sarebbe il caos! Secondo me il DG con esser duri si riferiva all'autorevolezza del leader, che è giusto si manifesti in atteggiamenti decisi, potendo allo stesso tempo snellire la burocrazia interna che crea tempi morti. Credo sia questo...ma forse mi sbaglio.

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  6. A mio avviso snellire la burocrazia all'interno di un'azienda non solo permette una incremento della velocità dei tempi esecutivi ma "umanizza" anche la gestione dei controlli e del personale riducendo le barriere fra l'alto e il basso. Un idea nuova,anche su come migliorare ad esempio lo smistamento di alcuni materiali piuttosto che la produzione di un qualsiasi prodotto, potrebbe essere colta anche da un qualsiasi operaio che vive a contatto con la produzione.

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