domenica 1 novembre 2009

Il mobbing

Connesso ai temi dello stress e del benessere organizzativo, vi è pure il mobbing. Che cosa è? Da cosa è determinato? Quali implicazioni ha? Conoscete qualche film che riporta situazioni di vita organizzativa o aziendale in cui si sono registrati episodi di mobbing?

11 commenti:

  1. Girando tra i blog ho trovato diverse definizioni di mobbing,quella più accurata credo sia quella che riporterò qui di seguito:
    Nell'ambito lavorativo la parola mobbing assume il significato di pratica persecutoria o più in generale di violenza psicologica perpetrata dal datore di lavoro o dai colleghi nei confronti di un lavoratore per costringerlo alle dimissioni o di uscire dallìambito lavorativo.
    I motivi della persecuzione possono essere i più svariati:invidia,razzismo,diversità religiosa o culturale e così via.
    Il mobbing ha conseguenze di portata enorme sulla persona soggetta ad abusi.
    Ricerche condotte prevalentemente all'estero hanno dimostrato che il mobbing può portare fino all'invalidità psicologica.
    Le conseguenze possono colpire la stessa azienda,la quale subisce la diminuzione della capacità lavorativa.
    Ovviamente ci sarebbero altre mille cose da dire in merito e parlare anche della legislazione volta alla tutela del lavoratore colpito da mobbing.
    Spero che questa piccola rassegna sia esaustiva almeno per spiegare cosa sia il mobbing.
    Cloe.

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  2. Il mobbing (dall'inglese to mob= aggredire) è un fenomeno che caratterizza prevalentemente l'ambiente lavorativo, si verifica mobbing quando un dipendente diviene vittima di ripetuti soprusi da parte di superiori e colleghi, e in particolare, quando vengono poste in essere pratiche dirette ad isolarlo dall'ambiente di lavoro con la conseguenza di intaccare gravemente l'equilibrio psico-fisico del soggetto mobbizzato, compromettendone le capacità lavorative.
    Il mobbing causa seri problemi psicologici alla vittima, ma danneggia sensibilmente l'azienda stessa con un calo significativo di produttività. E' per questo che sarebbe opportuno e conveniente per le aziende, mettere a punto delle strategie volte a prevenire il fenomeno.
    Ad essere sincera ho cercato dei video che parlassero in maniera diretta o meno di mobbing e ne ho trovato uno che a mio avviso è molto cinico ma divertente, sdrammatizza quello che è un fenomeno molto serio.
    http://video.libero.it/app/play?id=cc46de49575133141b61979dab635028
    Ps: in tanti siti nei quali ho effettuato la mia ricerca, ho letto di mobbing anche nell'ambito dell'istruzione, scuola ed università, premettendo che, secondo me, si ricorre troppo spesso alla parola mobbing per definire situazioni spiacevoli ma fisiologiche, secondo voi, al di là delle simpatie o antipatie che i professori possano provare verso determinati studenti, può esistere un comportamento "persecutorio" nei confronti di uno studente? Io non ho ancora un opinione definita al riguardo ma mi piacerebbe leggere cosa ne pensano i miei professori e i miei colleghi. Grazie!
    Carmela R.

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  3. Beh il celeberrimo Philadelphia è il film per eccellenza sul mobbing, ma anche Il Socio e lo stupendo Insider-dietro la verità-(ispirato ad una storia vera) sono due casi "particolari" di mobbing! Per chi non li conoscesse nel primo il protagonista (Tom Hanks)viene allontanato dallo studio legale dove lavorava perchè omosessuale e sieropositivo, nel secondo un altro avvocato (Tom Cruise)viene "perseguitato" e minacciato in maniera sottile dai soci anziani quando scopre i loschi traffici dello studio e in cui non intende entrare; nel terzo un ricercatore(superbo Russell Crowe) viene perseguitato licenziato e minacciato dalla multinazionale del tabacco per cui lavora al fine di distruggerlo psicologicamente e renderlo innocuo, dopo che egli voleva rendere publiche delle ricerche sulla dipendenza dal fumo(se non ricordo male..)

    Salvatore Monciino

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  4. marilisa vergopia, sabrina magliocco2 novembre 2009 alle ore 10:15

    Navigando per avere più informazioni sul MOBBING abbiamo estapolato questa sintesi:

    L’elenco delle strategie di mobbing va dal sovraccarico di lavoro alla totale esclusione dagli incarichi, dal “taglio” del lavoratore alle molestie sessuali, dal discredito spesso indiretto con continue critiche, a lettere di richiamo pretestuose e infondate.
    Questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro, senza quindi ricorrere al licenziamento (che potrebbe causare imbarazzo all’azienda) o per ritorsione a seguito di comportamenti non condivisi (ad esempio, denuncia ai superiori o all’esterno di irregolarità sul posto di lavoro), o per il rifiuto della vittima di sottostare a proposte o richieste immorali (sessuali, di eseguire operazioni contrarie a divieti deontologici o etici, etc.) o illegali.

    Come film trattanti questo argomento possiamo citare: "mobbing:mi piace lavorare" (già presente in faracididattica), "rivelazioni" del 1994.

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  5. Col termine “mobbing” si descrive una forma di terrore psicologico sul posto di lavoro che coinvolge differenti comportamenti aggressivi, atti persecutori e vessatori agiti da colleghi, superiori o sottoposti, da singoli o da gruppi di persone, finanche dall'azienda stessa. Il mobbing si manifesta come una serie di azioni reiterate lungo un determinato periodo e secondo una frequenza che alcuni ricercatori hanno determinato in modo preciso. La vittima di tali persecuzioni si sente oggetto di continue critiche, spesso immotivate o non verosimili, vive in uno stato di emarginazione, in un ambiente di comunicazioni falsate, nascoste, di calunnie e pettegolezzi di cui viene fatta bersaglio. Il mobbizzato viene in questo modo assediato e aggredito intenzionalmente; i naturali conflitti si trasformano in guerre senza soluzione; i rapporti sociali si ammalano e si diradano sempre più, isolando l'individuo. Dal punto di vista professionale, alla vittima vengono affidati compiti dequalificanti o al di sopra delle sue competenze e capacità, al fine di farla sentire inutile; il suo posto di lavoro viene privato degli strumenti tecnici e dei collegamenti con i colleghi, ma in alcuni casi il mobbizzato viene relegato in un ufficio scomodo, buio e mal fornito.Pur celato dietro differenti giustificazioni, lo scopo finale di tali vessazioni è l'esclusione e l'eliminazione della vittima: una vera e propria distruzione psicologica, sociale e professionale. La persona vittima di mobbing subisce dei danni psicologici, sociali, fisici ed economici; perde stima e fiducia in se stessa e negli altri, sia colleghi che familiari; somatizza il proprio malessere con stati depressivi e ansiosi, sviluppando tensioni e nevrosi incontrollate; la sua capacità lavorativa viene drasticamente ridotta; ma, cosa più grave tra tutte, la vittima può arrivare al suicidio. Dal punti di vista dell'organizzazione, il mobbing provoca un malessere relazionale e porta ad un significativo calo della produttività all'interno dell'azienda. Infatti, sia il mobbizzato che il mobber arrivano ad un forte calo di rendimento professionale; tali comportamenti conflittuali contribuiscono ad aumentare costi ed energie spese dall'azienda stessa. Leggere il fenomeno del mobbing come una realtà legata a determinati fattori organizzativi relativi a contesto, clima e ambiente relazionale propri di determinate condizioni di lavoro ed a legittimate - in senso né morale né legale, ma comportamentale - dinamiche relazionali riguardanti rapporti interpersonali, gestione del potere e della leadership contribuisce a ribaltare il pregiudizio individualista che vede il mobbing solo come una relazione malata tra "vittima e carnefice", a favore di un'interpretazione psicosociale, collettiva e organizzativa del fenomeno, in cui è il clima e la gestione del potere ad avere una ruolo causale.
    (Fonte: oltreilmobbing)

    Si possono descrivere diverse modalità di mobbing:
    •verticale: quando è attuato da un superiore nei confronti di un subordinato o viceversa da parte di un gruppo di dipendenti nei confronti di un superiore;
    •orizzontale: tra pari grado;
    •collettivo: spesso attuato come strategia aziendale mirata a ridurre o razionalizzare gli organici e rivolto a gruppi numerosi di persone;
    •doppio mobbing: si realizza, a parere di Ege, quando il mobbizzato carica la famiglia di tutte le sue problematiche. Ad una prima fase di comprensione dei familiari segue una condizione di distacco che, quando la situazione si aggrava, porta ad un ulteriore isolamento dell'individuo dal nucleo familiare;
    •esterno: la vittima è il datore di lavoro che subisce pressioni attuate sotto forma di minacce di denuncia per comportamenti mobbizzanti, sia da parte di organizzazioni sindacali che da dipendenti con velleità carrieristiche.
    (fonte: vitadidonna)

    "Philadelphia" (USA, 1993), dove il brillante avvocato Tom Hanks viene messo da parte non appena i sui capi lo scoprono omosessuale e sieropositivo, alla faccia del suo continuare ad essere bravo e vincente.

    Alessia Belfiore

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  6. Consultando wikipedia il mobbing viene visto come un insieme di comportamenti violenti messi in atto da parte di superiori o colleghi nei confronti di un lavoratore,prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonchè della salute psicofisica dello stesso.Tale fenomeno può presentarsi ovunque ad esempio nel posto di lavoro,in famiglia,in una società,a scuola ecc... ma negli ultimi tempi si è parlato molto di mobbing nel mondo del calcio e tra i casi più eclatanti ricordo nel 2004 Jemenez quando giocava nella Ternana e il più recente che riguarda Pandev alla Lazio.

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  7. il termine mobbing deriva dall'inglese "to mob" che vuo, dire attaccare,accerchiare,aggredire in massa.si tratta di comportamenti aggressivi o subdoli messi in atto sul posto di lavoro ai danni di un lavoratore

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  8. Il mobbing è una pratica di violenza psicologica o addirittura fisica condotta da superiori o colleghi e messa in atto al fine di indurre la vittima ad abbandonare autonomamente il posto di lavoro, senza quindi riccorrere al licenziamento, che potrebbe mettere in cattiva luce l'azienda. Un esempio di questo fenomeno si ha nel film "il diavolo veste prada", dove cappotti sbattuti sulla scrivania, urla disumane, vessazioni continue e sguardi che fulminano hanno lo scopo di portare la segretaria Andrea Sachs ad abbandonare il posto di lavoro.

    Spampinato Daniele

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  9. La parola mobbing deriva dal verbo "to mob" un' espressione della scienza etologica che allude al comportamento di quei branchi di animali che emarginano un componente, mettendolo così in una situazione di disagio e sofferenza. Questo comportamento può proiettarsi anche in ambito aziendale, perchè poi il termine è stato esteso dalla medicina alla sociologia del lavoro designando quegli atti e qlle vere e proprie strategie di violenza e vessazione psicologica, che o il datore di lavoro direttamente, o i colleghi di lavoro pongono in essere nei confronti di un lavoratore. Nelle realtà aziendali si è soliti distinguere fra mobbing orizzontale se le strategie di emarginazione sono messe in atto dai colleghi, e mobbing verticale o gerarchico se tali strategie sono messe in atto dai superiori o dal datore di lavoro stesso. Situazioni di mobbing portano a danni di varia natura, biologici esistenziali danni che potrebberero derivare dalla lesione di un bene costituzionalmente protetto, quale la dignità della persona.

    CONFALONE GIUSEPPINA

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  10. Questo è un argomento molto importante che tuttavia non amo molto, in quanto ho conosciuto persone che l'hanno vissuto sulla propria pelle ed è un esperienza terribile. Il mobbing è un atto violento a livello psicologico che si realizza nei luoghi di lavoro (questo lo distingue da tutti quei fenomeni che quasi sempre comprendono azioni violente a livello fisico e psicologico). Quindi il mobbing si distingue dal bullismo o dal nonnismo, ma anche dalle violenze familiari o dalle violenze occasionali. Il mobbing non va neanche confuso con le violenze sessuali. Con le violenze sessuali ha però un duplice legame:le molestie possono rientrare negli atti che formano la catena delle azioni costitutive di un processo di mobbing o possono, se rifiutate, rappresentare la causa originaria che avvia lo stesso processo. L'altro aspetto è che le azioni persecutorie si realizzano in un processo più o meno lungo in un luogo preciso.
    Il mobbing è un processo intenzionale. L'aggressore sa sempre cosa vuole e cosa sta facendo , pianifica le proprie azioni dosandole opportunamente secondo le occasioni,le opportunità, le resistenze incontrate, l'efficacia del suo agire. Calibra i suoi movimenti sulla personalità della vittima e sul contesto in cui opera. Nei casi più estremi le azioni vengono minuziosamente programmate a tavolino dal top management aziendale.
    Il mobbing è fatto da una serie di azioni che si ripetono nel tempo. Non essendo azioni spontanee nè istintive esse vengono somministrate con continuità. Il mobber non lascia pause se non servono alla sua azione oppressiva.
    Il mobbing ha un fine. Il mobbing inizia per motivi chiari al mobber e procede con l'obbiettivo di isolare e distruggere la personalità della vittima, o di annullarla fino all'autoespulsione del soggetto che può giungere a un punto tale che anche il licenziamento o le dimissioni rappresentano per lui un sollievo dalla condizione che vive quotidinamente. Nei casi peggiori la vittima per sfuggire alla morsa della persecuzione si uccide.
    Il mobbing produce danni. Da quanto finora detto è chiaro che il mobbing è un processo violento da cui la vittima riporta danni prima psicologici a colte di notevole entità e persino permanenti, a cui successivamente si aggiungono notevoli danni fisici.
    Tra le potenziali cause di mobbing possiamo ricordare: il razzismo, la sessuofobia, le invidie professionali, le discriminazioni, le maldicenze ecc. Alcuni studiosi si sono cimentati nella classificazione delle diverse tipologie di mobbing. Il risultato è un elenco di atti persecutori che si distinguono per la posizione della vittima.
    Si parla di mobbing verticale la persecuzione viene messa in atto da parte dei dipendenti verso il capo, o da parte del capo verso un subordinato. Si parla di mobbing orizzontale se le violenze vengo effettuate dai pariruolo.
    Ci sono diversi tipi di mobbing anche in relazione alla variabile “intenzione”. Il mobbing strategico si presenta quanto le violenze sono pianificate. Il mobbing relazionale o emozionale deriva invece da alterazioni dei rapporti tra colleghi. Da quanto detto, si comprende come il mobbing è un vero e proprio atto di malvaggità umana, che logora e uccide la vittima dall'interno! E’ una viagliaccheria collettiva che, a mio parere, merita di essere perseguita che con mezzi penali.
    Giulia Grasso matr:634002797
    Per il mio commento ho utilizzato alcuni documenti in mio possesso forniti da un associazione sindacale.

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  11. La domanda se può esistere un atteggiamento persecutorio di un docente verso uno studente mi ha spinta a fare delle ricerche. Si parla tanto di bullismo, spesso definito in maniera inappropriata come mobbing; ancor di più si parla di soprusi da parte dei colleghi o dei superiori, talmente pesanti da spingere al suicidio come nel caso di una lettrice della Facoltà di Lettere e Filosofia che veniva retribuita come un lavavetri. Vi riporto le parole, a mio avviso tristi e pesanti, del marito che ha visto spegnere pian piano la moglie. "Mia moglie Sigrid si è suicidata dopo 12 anni di lotta contro il disagio psichico, che si manifestava a periodi intermittenti, e le dolorose sofferenze che ne conseguivano. Amava il suo lavoro, amava gli studenti/studentesse e da loro era ricambiata con grande affetto. Anche nelle fasi più acute della sua malattia, trovava le forze per lavorare ugualmente, malgrado ciò le costasse uno spreco enorme di energie. La sua attività di insegnante era retribuita con uno stipendio più o meno uguale a quello che guadagna un mio amico, lavavetri in una cooperativa. Alla fine, il suo senso della giustizia e della dignità avevano prevalso sul suo naturale rifiuto del conflitto ed aveva intentato una causa all’Università per veder riconosciuto il suo diritto ad uno stipendio almeno parzialmente rapportato alla sua attività.
    Ha vinto una prima causa ma poi l’Università ha ben pensato di riconoscerle nuovamente uno stipendio da lavavetri, nuova causa che è stata vinta con una sentenza dei giudici che riconosce ai lettori, per il passato ed il futuro, lo stipendio dell’assistente universitario a tempo definito.
    Purtroppo, dall’anno accademico 1999/2000 i suoi colleghi (in via autonoma o in esecuzione di ordini superiori) hanno deciso, a titolo di punizione, di dequalificare le mansioni di Sigrid, togliendole l’insegnamento del terzo e del quarto anno, i corsi monografici, i seminari, la partecipazione agli esami orali; nel contempo alcuni docenti, sino al giorno prima grandi amici di mia moglie, hanno inveito contro di lei perchè aveva osato fare causa, l’hanno emarginata, esclusa dalle riunioni di lavoro e dalle discussioni sui programmi di insegnamento.
    Per la fragile psiche di Sigrid questo è stato un colpo durissimo, oltre a perdere il lavoro più amato, anche essere trattata come un essere inferiore. Se mancano l’umanità, la sensibilità ed il rispetto per gli altri, questa società non potrà progredire.
    Voi avete sfruttato i lettori, pur conoscendo le loro reali mansioni, senza alcun rispetto per la loro dignità, come d’altro canto fate adesso con i lavoratori precari. Progresso, sviluppo? No, questo è regredire alla legge della giungla dove conta soltanto il potere del più forte, senza più traccia di umanità e di considerazione per i più deboli."
    Perchè quasti atti di persecuzione verso i più deboli?

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