domenica 15 novembre 2009

Il "groupthink"

Analizzate, con l'aiuto di qualche esempio, il significato di "groupthink".

3 commenti:

  1. Il groupthink è uno dei tanti effetti collaterali del lavoro di gruppo. E' un fenomeno che si verifica quando il conformismo di gruppo è così radicato da far prevalere il bisogno di "pace", sull'importanza di prendere decisioni efficaci.
    I sintomi che fanno risalire al fenomeno del groupthink sono:
    ( a mio avviso l'ordine che segue il libro è significativo perchè ad ogni supposizione sbagliata che fa il gruppo, ne segue un'altra ancora più sbagliata)
    -l'illusione di invulnerabilità, vale a dire che il gruppo agisce, pensando erroneamente, che sia immune da qualsiasi critica;
    -la razionalizzazione, cioè il gruppo rifiuta qualsiasi tesi che metta in discussione l'intera situazione;
    -l'illusione di moralità,consiste nel fatto che il gruppo crede di agire in nome di una giusta causa;
    - gli stereotipi, il gruppo vede i potenziali oppositori come dei nemici-rivali da abbattere;
    - la pressione al conformismo, cioè le opinioni differenti all'interno del gruppo non vengono prese in considerazione
    - l'autocensura: i memri del gruppo non esprimono liberamente le proprie opinioni per paura di intaccare la coesione del gruppo
    - l'illusione di unanimità, il gruppo pensa di essere unanime proprio per la presenza del silenzio derivante dall'autocensura;
    - l'autodifesa mentale sta nel fatto che il gruppo agisce in maniera da proteggersi da informazioni contrarie al pensiero di gruppo.
    Come si può ben capire, il groupthink costituisce la "morte" del gruppo inteso come opportunità di creare la metacompetenza.

    RispondiElimina
  2. Il termine "groupthink" viene utilizzato quando in un gruppo sociale raggiungono il consenso senza una dovuta analisi e senza promuovere punti di vista. Questo accade quando i membri del gruppo non accettano di affrontare e trattare i diversi argomenti in modo realistico.
    Un famoso esempio di groupthink lo troviamo nella disfatta dell'invasione di Cuba nel 1961 da parte degli USA. La scelta di Kennedy di invadere Cuba fu la conseguenza del groupthink, dove le voci dissenzienti, fra i collaboratori del presidente, riguardo alla strategia da adottare nei confronti di Fidel Castro, si auto-censurarono dando priorità al pensiero del gruppo. Il disastro dell’invasione di Cuba probabilmente poteva essere evitato se le analisi prodotte dall’intelligence e dal mondo accademico americano a proposito della popolarità di Castro fossero state portate alla conoscenza del presidente. L’invasione non scatenò la rivolta popolare contro Castro, bensì, fu respinta anche grazie al sostegno che i castristi ebbero dalla popolazione.

    RispondiElimina
  3. Come tornare a casa dopo una riunione e riconoscere che quello che si è deciso in gruppo è totalmente sbagliato e incompatibile con quello che si era pensato prima di parteciparvi? Colpa del pensiero di gruppo!
    Il termine "groupthink" indica il sistema di pensiero esibito dai membri di un gruppo sociale per minimizzare i conflitti e raggiungere il consenso senza un'analisi e una valutazione delle idee. Vengono meno la capacità di ragionamento e scelta razionale dei singoli, e si sacrificano creatività individuale, originalità e autonomia di pensiero. Si tratta di una patologia del comportamento collettivo che può comportare l'adesione dei gruppi a decisioni irrazionali, in cui i dubbi individuali sono messi da parte nel timore di destabilizzare gli equlibri del gruppo.
    La tendenza è quella della "polarizzazione" (se i membri del gruppo, in seguito alla discussione, rafforzano il loro punto di vista), e della minimizzazione dei rischi (legata ad un senso di de-responsabilizzazione dei membri del gruppo).
    Per evitare il fenomeno, dato che curarlo è molto più difficile, Janis ha individuato dei modi:
    - assegnare a ciascun membro il ruolo di valutatore critico, che esprime liberamente obiezioni e dubbi;
    - la suddivisione in gruppi con compiti diversi;
    - utilizzo di esperti esterni,
    - individuazione di un "Avvocato del Diavolo" che rimetta in discussione le idee del gruppo;
    - la possibilità di un secondo momento per presentare alternative.
    Un esempio di groupthink è rappresentato dalla "vicenda Enron", il gigante americano dell'energia, fallito nel giro di pochi mesi. Il caso Enron presenta tutti i connotati della tragedia greca: progetto sfidante, successo, orgoglio, dilatazione delle ambizioni, perdita di senso critico, sfida che va oltre il limite, apertura della crisi e tracollo.
    Un intreccio di affari e politica che ha fatto del fondatore Lay e del manager Skilling, conquistatori senza scrupoli, corrotti, infatuati da una nuova idea di management, giunti al crack più impensabile nella storia economica americana.

    RispondiElimina